Il Vescovo nomina l’Economo diocesano dopo aver sentito il collegio dei Consultori ed il Consiglio per gli Affari Economici.
Tale ufficio può essere conferito anche ad un laico, purché veramente esperto in economia e distinto per onestà (cf CIC can. 494 § 1; C.E.I., Istruzione in materia amministrativa, del 2005).
All’Economo diocesano sono affidati in via ordinaria i compiti di:
a) curare la gestione patrimoniale ed economica dei beni della Diocesi, a norma del diritto (cf CIC cann. 1281-1289), sotto l’autorità del Vescovo e in conformità alle modalità stabilite dal Consiglio per gli Affari Economici (cf CIC can. 494 § 3);
b) fare le spese che, sulla base delle entrate stabili della diocesi, il Vescovo o altri da lui legittimamente incaricati abbiano ordinato, secondo quanto stabilito nel Bilancio di previsione approvato;
c) predispone e presenta nel corso dell’anno al Consiglio per gli Affari Economici la bozza di bilancio preventivo e consuntivo dell’amministrazione che gli è affidata dal Vescovo secondo i dati contabili a sua disposizione.
Il Vescovo può assegnare anche altri compiti all’economo (cf CIC can.1278), tra i quali:
1. vigilare con cura sull’amministrazione di tutti i beni appartenenti alle persone giuridiche pubbliche soggette all’ordinario; esigendo accuratamente e a tempo debito la riscossione di tasse, tributi diocesani e diritti di curia (cf CIC can. 1284 § 2);
2. amministrare, con nomina triennale, i beni di persone giuridiche pubbliche che dal diritto o dalle tavole di fondazione o dai loro statuti non abbiano amministratori propri (cf CIC can. 1279 § 2).
(dal Regolamento di Curia)
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diac. Nicola Cocumazzo
economato@diocesiluceratroia.it