Carissimi,
da più persone e da varie Comunità cristiane mi viene chiesto di rinnovare l’atto di affidamento a Maria, patrona della nostra Diocesi.
Abbiamo invocato la Vergine santa nel pieno della prima ondata pandemica, abbiamo ripetuto l’affidamento alla Regina del cielo nel giorno solenne dell’Assunzione. Accolgo, ben volentieri, in questo rinnovato e micidiale attacco del virus, la richiesta di ripetere la supplica di fiducia a Maria, la dolce madre del Signore e dell’umanità intera.
Per cui dispongo che il 29 novembre, prima domenica di avvento, dunque prima domenica del nuovo anno liturgico, primo giorno della novena per la festa dell’Immacolata, al termine di ogni Messa, in ogni parrocchia e luogo di culto, si reciti, prima della benedizione finale, l’atto di affidamento a Maria, patrona nostra cioè patrona dell’intera diocesi e di tutto il territorio diocesano. Si uniscano alla preghiera diocesana le persone anziane e ammalate, i bambini e tutti quelli che non possono uscire di casa. E ci si prepari a questo atto di invocazione con un gesto personale e “nascosto” di mortificazione e di carità.
Il testo della supplica è disponibile in Curia (segreteria vescovile) e viene pubblicato sul nostro sito. Mi raccomando: la nostra preghiera sia corale, sobria e sentita, libera da orpelli folcloristici e localistici.
Vogliano pregare con noi e per noi san Francesco Antonio Fasani, di cui proprio il 29 novembre ricorre la memoria liturgica, san Rocco, i Santi le cui reliquie sono custodite a Troia, san Giovanni di Dio, il beato Agostino e tutti i Santi nati e vissuti in questa nostra terra.
Rinnovo poi la proposta di realizzare, a mo’ di impetrazione e di ringraziamento alla Madonna, un’opera di carità in un paese in via di sviluppo: le eventuali offerte – anche a ricordo e a suffragio dei defunti – possono essere consegnate in Curia (segreteria vescovile o economato).
La Diocesi intera accolga, cordialmente, questi inviti del Vescovo che tutti benedice con affetto.
+ Giuseppe Giuliano,
vescovo di Lucera-Troia
* * *
Atto di affidamento e di supplica a Maria, madre e patrona nostra.
Vergine Immacolata, noi ti salutiamo!
Santa Maria, madre e patrona nostra, noi ti preghiamo!
Madre di Dio e della Chiesa, noi ricorriamo a te!
Ai piedi della Croce, sentiamo anche oggi la parola del Redentore:
Ecco vostra Madre!
Ecco, o Madre, i figli tuoi!
E noi, tuoi figli, cerchiamo rifugio sotto la tua materna protezione.
Viviamo tempi difficili e da te, Consolatrice degli afflitti,
imploriamo con fiducia il soccorso.
Mai la storia umana ha sperimentato tanta esaltazione di ingegno
e, insieme, tante contraddizioni di vita.
Mai l’umanità si è trovata di fronte
a sfide e ad inganni come quelli che dobbiamo vivere.
Stiamo imparando a conoscere i progressi delle scienze
e ne siamo fieri.
Ma ci stiamo anche accorgendo, con terrore,
delle insidie che li attraversano.
Il nostro orgoglio si mescola alla paura,
le nostre sicurezze si confondono
con le fragilità e le incertezze del caos.
Il protagonista di questi giorni è un virus invisibile e cattivo
che, quale mostro spettrale,
attenta alla serenità della nostra esistenza
e insidia la solidarietà per la nostra convivenza.
Guarda a noi, o Donna gloriosa,
guarda a noi che ci affidiamo a te,
come i bimbi si affidano alla madre,
e, senza timore, si rifugiano tra le sue braccia.
Guarda a noi, o Donna benedetta,
e fa che, in queste ore di panico e di apprensione,
non venga meno la fiducia del cuore:
nulla ci blocchi ed ogni minaccia sia affrontata
con l’audacia della sapienza e della generosità.
Preservaci, o Madre, dal virus micidiale
che sta mortalmente contagiando
intere fasce della popolazione mondiale.
Ottienici, ti preghiamo,
uomini e donne dedicati alla ricerca scientifica
con disinteresse e competenza.
Assicura loro, il successo per il loro impegno e le loro fatiche.
Assisti e proteggi coloro che sono chiamati,
negli ospedali e negli ambulatori,
a soccorrere le sofferenze dei fratelli.
Patrona nostra, preservaci, dal contagio dello spirito.
Proteggi il tuo popolo dalle insidie
dell’antico nemico di Dio che, da sempre,
è anche nemico dell’uomo.
Guida i nostri passi nel cammino terreno
verso la meta gloriosa del cielo.
La nostra vita non conosca confusione e sgomento
ma resti strettamente unita
a Colui che è la nostra speranza e la nostra pace,
Gesù Cristo che vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.
Ave, Maria…
+ Giuseppe Giuliano,
vescovo di Lucera-Troia
22 marzo 2020
15 agosto 2020
29 novembre 2020