Dal 16 al 18 settembre prossimi, la comunità parrocchiale di Volturino accoglierà il Reliquiario della Madonna delle Lacrime di Siracusa, della cui icona sacra proprio nei giorni scorsi si sono celebrati i 69 anni dalla lacrimazione.
Intenso il programma della missione, guidata da don Raffaele Aprile, collaboratore del Santuario siracusano, e da un gruppo di volontari della Basilica. “Per tutti noi è motivo di grande gioia ed emozione” ha rimarcato il parroco di Volturino, don Antonio De Stefano. “Il segno delle lacrime di Maria in mezzo a noi, in questo mese per i volturinesi così importante, chiuderà in qualche modo la grande festa patronale in onore della Madonna di Serritella, la cui solennità stiamo celebrando proprio in questi giorni. Volturino è da sempre comunità di Maria: quest’occasione di grazia non potrà che confermarci ancor di più nella fede mariana, con devozione testimoniata dai nostri avi”.
Il Reliquiario che giungerà a Volturino, unico ed originale, è il cuore del Santuario, perché contiene le Lacrime di Maria. Esso poggia su un piede dalla base ottagonale e, al di sopra della impugnatura, vi sono tre piani sovrapposti.
Nel primo piano vi è custodita parte di un panno ricamato utilizzato dalla Sig.ra Antonina Giusto per coprire e custodire il quadretto, che spesso era interamente bagnato dalle lacrime; la metà di un fazzoletto anch’esso impregnato di lacrime, donato dalla Sig.ra Lisetta Toscano Piccione; la provetta in cui fu riposto il liquido prelevato dagli occhi del quadretto dalla Commissione Scientifica il 1° settembre (circa 30 gocce); alcuni batuffoli di cotone. Agli angoli della teca vi sono quattro statue: S. Lucia, patrona della città di Siracusa; S. Marziano, primo vescovo della città; S. Pietro e S. Paolo, colonne portanti della Chiesa, legati alla storia della prima comunità cristiana a Siracusa: Paolo perché secondo gli Atti degli Apostoli è rimasto tre giorni a Siracusa; Pietro perché secondo la tradizione, quando era vescovo di Antiochia, ha inviato il suo discepolo Marziano come primo vescovo della città di Siracusa.
Nel secondo piano quattro pannelli ricordano il prodigio: la riproduzione del quadretto prodigioso; la lacrimazione nella camera da letto dei coniugi Iannuso; l’esposizione del quadretto in via degli Orti; il quadretto posto in piazza Euripide, primo “Santuario” all’aperto.
Nel terzo piano, infine, custodita da quattro angeli, sta l’urna di vetro in cui vi è la fialetta che contiene le ultime lacrime, quelle rimaste dopo l’indagine scientifica.
L’8 maggio 1954, il Reliquiario fu sigillato e fu firmata la pergamena che ne attesta l’autenticità. Sulla base del Reliquiario vi è una incisione in latino: “O Vergine delle Lacrime, strappa dalla durezza del nostro cuore lacrime di pentimento – 29 agosto 1953”.
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