Lucera, 25 marzo 2020
Le immagini dei mezzi militari, che trasportavano verso i forni crematori le bare di molte persone morte senza alcun conforto, né quello degli affetti più cari, né quello dei sacramenti della fede ha davvero spiazzato tutti.
Non possiamo consegnare senza un ricordo e una preghiera al fuoco dei forni o alla terra i corpi di questi defunti e degli altri che man mano allungano la lista dei deceduti a causa del virus micidiale.
Come i miei confratelli Vescovi, anche io mi recherò in forma privatissima ad un Camposanto della diocesi per una preghiera di suffragio e di benedizione a coloro che hanno raggiunto la Patria del cielo a causa di questo morbo così insidioso. L’intenzione è quella di affidare alla misericordia del Padre celeste i morti di questa pandemia, nonché di esprimere anche in questo modo la vicinanza ecclesiale a quanti sono nel pianto e nel dolore. Invito i fedeli tutti ad unirsi – dalle loro case, nella giornata di venerdì, 27 marzo – alla preghiera della Chiesa, che tramite i suoi Vescovi, presenta al Signore l’invocazione per i defunti e per coloro che ne piangono il distacco.
L’eterno riposo dona loro, Signore, e splenda ad essi la luce perpetua, riposino in pace. Amen.
Sii vicino, o Signore, con la consolazione della fede e con la speranza della vita eterna a coloro che piangono per la morte dei loro cari.
+ Giuseppe Giuliano,
vescovo di Lucera-Troia