Lucera, 10 marzo 2020
Fratelli e figli, cari amici,
dopo la necessaria verifica con i Vescovi della Puglia, vi invito ad accogliere le norme del Governo italiano circa le “cerimonie religiose”. Il comunicato stampa della Conferenza episcopale italiana e quello dei Vescovi pugliesi è sul sito della nostra diocesi con le indicazioni in merito. Indicazioni che accolgo in pieno e che invito a recepire con senso di responsabilità.
Le norme impongono, tra l’altro, la sospensione della celebrazione partecipata della santa Messa pure nel giorno di domenica, almeno fino al 3 aprile. Un grande sacrificio per la nostra fede! La domenica, giorno del Signore e della Chiesa, appartiene alla Tradizione apostolica, ininterrotta da più di duemila anni, da quel primo Giorno dopo il sabato di quando il Risorto incontra i suoi amici, chiusi nel timore e nella paura, ed apre i loro cuori alla gioia della missione. Che cosa è la domenica senza l’incontro eucaristico con il Signore e con i fratelli? Il virus impone una penitenza notevole alle nostre comunità, anche se in nome della solidarietà sociale.
Come il digiuno può fare apprezzare il valore e il gusto del cibo, così una tale congiuntura può volgersi in occasione propizia per riappropriarci del valore della domenica, giorno del Signore, e della bellezza della celebrazione domenicale dell’Eucaristia. L’abitudine ci aveva, forse, fatto perdere di vista il senso e la grazia del radunarci di domenica in domenica in attesa della domenica senza tramonto della venuta gloriosa del Signore.
Non manchi in queste domeniche di forzata astinenza dalla Celebrazione eucaristica un momento di preghiera personale e/o familiare con l’ascolto di una o di tutte le letture bibliche che la Chiesa propone.
Cristo Gesù abbia misericordia di noi, delle nostre Comunità, dell’intera umanità. La vergine Madre ci sostenga e ci accompagni.
Vi benedico, ad uno ad uno, con paterno affetto.
+ Giuseppe Giuliano,
vescovo di Lucera-Troia