Comunicato della Curia vescovile

Coronavirus, ripresa Messe: le indicazioni

Per la ripresa (dal 18 maggio) delle celebrazioni liturgiche con il popolo

Indicazioni per l’applicazione del protocollo, sottoscritto dal Presidente del Consiglio dei Ministri, dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e dal Ministro dell’Interno, concernente le misure di sicurezza cui ottemperare, nel rispetto della normativa e delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID 19, per la ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo.

1. ACCESSO AI LUOGHI DI CULTO IN OCCASIONE DI CELEBRAZIONI LITURGICHE.

1.1. L’accesso individuale ai luoghi di culto si svolga in modo da evitare ogni assembramento sia nell’edificio sia nei luoghi annessi, come per esempio le sacrestie e il sagrato.

1.2. Nel rispetto della normativa sul distanziamento tra le persone, il legale rappresentante dell’ente individua la capienza massima dell’edificio di culto, tenendo conto della distanza minima di sicurezza, che deve essere pari ad almeno un metro laterale e frontale.

1.3. L’accesso alla chiesa, in questa fase di transizione, resta contingentato e regolato da volontari e/o collaboratori che – indossando adeguati dispositivi di protezione individuale, guanti monouso e un evidente segno di riconoscimento – favoriscono l’accesso e l’uscita e vigilano sul numero massimo di presenze consentite. Laddove la partecipazione attesa dei fedeli superi significativamente il numero massimo di presenze consentite, si consideri l’ipotesi di incrementare il numero delle celebrazioni liturgiche.

1.4. Per favorire un accesso ordinato, durante il quale andrà rispettata la distanza di sicurezza pari almeno 1,5 metro, si utilizzino, ove presenti, più ingressi, eventualmente distinguendo quelli riservati all’entrata da quelli riservati all’uscita. Durante l’entrata e l’uscita dei fedeli le porte rimangano aperte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate.

1.5. Coloro che accedono ai luoghi di culto per le celebrazioni liturgiche sono tenuti a indossare mascherine.

1.6. Venga ricordato ai fedeli che non è consentito accedere al luogo della celebrazione in caso di sintomi influenzali/respiratori o in presenza di temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C.

1.7. Venga altresì ricordato ai fedeli che non è consentito l’accesso al luogo della celebrazione a coloro che sono stati in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti.

1.8. Si favorisca, per quanto possibile, l’accesso delle persone diversamente abili, prevedendo luoghi appositi per la loro partecipazione alle celebrazioni nel rispetto della normativa vigente.

1.9. Agli ingressi dei luoghi di culto siano resi disponibili liquidi igienizzanti.

2. IGIENIZZAZIONE DEI LUOGHI E DEGLI OGGETTI

2.1. I luoghi di culto, ivi comprese le sagrestie, siano igienizzati regolarmente al termine di ogni celebrazione, mediante pulizia delle superfici con idonei detergenti ad azione antisettica. Si abbia, inoltre, cura di favorire il ricambio dell’aria.

2.2. Al termine di ogni celebrazione, i vasi sacri, le ampolline e altri oggetti utilizzati, così come gli stessi microfoni, vengano accuratamente disinfettati.

2.3. Si continui a mantenere vuote le acquasantiere della chiesa.

3. ATTENZIONI DA OSSERVARE NELLE CELEBRAZIONI LITURGICHE

3.1. Per favorire il rispetto delle norme di distanziamento è necessario ridurre al minimo la presenza di concelebranti e ministri, che sono comunque tenuti al rispetto della distanza prevista anche in presbiterio.

3.2. Può essere prevista la presenza di un organista, ma in questa fase si ometta il coro.

3.3. Tra i riti preparatori alla Comunione si continui a omettere lo scambio del segno della pace.

3.4. La distribuzione della Comunione avvenga dopo che il celebrante e l’eventuale ministro straordinario avranno curato l’igiene delle loro mani e indossato guanti monouso; gli stessi – indossando la mascherina, avendo massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza – abbiano cura di offrire l’Ostia senza venire a contatto con le mani dei fedeli.

3.5.1 fedeli assicurino il rispetto della distanza sanitaria.

3.6. Per ragioni igienico-sanitarie, non è opportuno che nei luoghi destinati ai fedeli siano presenti sussidi per i canti o di altro tipo.

3.7. Le eventuali offerte non siano raccolte durante la celebrazione, ma attraverso appositi contenitori, che possono essere collocati agli ingressi o in altro luogo ritenuto idoneo.

3.8. Il richiamo al pieno rispetto delle disposizioni sopraindicate, relative al distanziamento e all’uso di idonei dispositivi di protezione personale si applica anche nelle celebrazioni diverse da quella eucaristica o inserite in essa: Battesimo, Matrimonio, Unzione degli infermi ed Esequie.

3. 9. Nelle unzioni previste nell’amministrazione dei sacramenti del Battesimo e dell’Unzione degli infermi, il ministro indossi, oltre alla mascherina, guanti monouso.

3.9. Il sacramento della Penitenza sia amministrato in luoghi ampi e areati, che consentano a loro volta il pieno rispetto delle misure di distanziamento e la riservatezza richiesta dal sacramento stesso. Sacerdote e fedeli indossino sempre la mascherina.

3.10. La celebrazione del sacramento della Confermazione è rinviata.

4. ADEGUATA COMUNICAZIONE

4.1. Sarà cura di ogni Ordinario rendere noto i contenuti del presente Protocollo attraverso le modalità che assicurino la migliore diffusione.

4.2. All’ingresso di ogni chiesa sarà affisso un manifesto con le indicazioni essenziali, tra le quali non dovranno mancare:

il numero massimo di partecipanti consentito in relazione alla capienza dell’edificio;

il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/respiratori, temperatura corporea uguale o superiore ai 37,5° C o è stato in contatto con persone positive a SARS- CoV-2 nei giorni precedenti;

l’obbligo di rispettare sempre nell’accedere alla chiesa il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

5. ALTRI SUGGERIMENTI

5.1. Ove il luogo di culto non è idoneo al rispetto delle indicazioni del presente Protocollo, l’Ordinario del luogo può valutare la possibilità di celebrazioni all’aperto, assicurandone la dignità e il rispetto della normativa sanitaria.

5.2. Si ricorda la dispensa dal precetto festivo per motivi di età e di salute.

5.3. Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità streaming per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica.

Il Comitato Tecnico-Scientifico, nella seduta del 6 maggio 2020, ha esaminato e approvato il presente “Protocollo circa la ripresa delle celebrazioni con il popolo”, predisposto dalla Conferenza Episcopale Italiana.

Il presente Protocollo entrerà in vigore a far data dal giorno lunedì 18 maggio 2020.

Roma, 7 maggio 2020

Un’aggiunta diocesana

– Le priorità liturgiche: Messa domenicale, Sacramento della Penitenza.

– Per le celebrazioni si curi il raccoglimento e la devozione, senza però attardarsi in lungaggini nell’omelia e nell’apparato celebrativo.

– Per la celebrazione del sacramento della Penitenza ci sia, possibilmente, un locale diverso dall’aula liturgica, sufficientemente ampio, per consentire la distanza tra confessore e penitente, e riservato per rispettare il segreto sacramentale.

– Le Messe domenicali possono essere celebrate anche all’aperto, se si prevede un flusso notevole di partecipanti. Secondo l’opportunità si può chiedere ai Comuni il permesso di riservare la piazza antistante la Chiesa per il tempo necessario alla Celebrazione.

– La ripresa delle Celebrazioni con i fedeli riguarda, per ora, esclusivamente le Chiese parrocchiali, il Santuario di san Francesco Antonio in Lucera e la Chiesa conventuale delle Clarisse a Biccari. Le Chiese non parrocchiali continueranno a restare chiuse alle Celebrazioni con la partecipazione dei fedeli.

– Le Cresime e le Messe di prima Comunione si rimandino al prossimo anno pastorale.

– Per il battesimo, nei casi in cui l’amministrazione del Battesimo non può essere differita (bambini con malattie che li espongono a pericolo per la loro vita), questa avvenga secondo la modalità previste. Si tenga conto delle seguenti indicazioni:
* il ministro mantenga una opportuna distanza dal battezzando e dai genitori e padrini;
* per le unzioni con l’olio dei catecumeni ed il sacro crisma, il ministro indossi guanti monouso;
* si omettano il segno della croce sulla fronte del bambino nei riti di accoglienza e il rito dell’effatà in quelli esplicativi;
* in casi di particolare urgenza o emergenza, si consideri la possibilità del rito abbreviato.  

– Per la cura pastorale degli ammalati:
* Confessione auricolare nella casa di un ammalato o di persona anziana, in caso di necessità;
* il sacerdote assuma le indispensabili precauzioni, mantenendo la necessaria distanza dal penitente;
* si eviti di stringere la mano prima di congedarsi dal penitente e per salutare i familiari o altre persone presenti nella casa;
* anche in questo caso, a protezione dell’ammalato o dell’anziano e propria, il sacerdote indossi una mascherina protettiva idonea.

– Viatico al capezzale del morente:
* in questo tempo di emergenza il Viatico sia portato nella residenza del morente dal ministro ordinato e non da quello straordinario;
* si abbia cura di non toccare la bocca del malato mentre viene fatta assumere (con un cucchiaio?) la particola consacrata o un frammento di essa;
* il Ministro – prima di comunicare il malato e, di nuovo, prima di uscire dalla casa dove ha portato il Viatico – deterga le mani con opportuni igienizzanti e le asciughi con carta monouso, portati con sé.

– Unzione degli infermi:
* il ministro che si reca presso il domicilio di un ammalato che ha richiesto l’Unzione degli infermi porti con sé i guanti monouso;
* prima di iniziare il rito, il ministro indossi i guanti e attinga all’olio con il pollice, avendo cura successivamente di non toccare con le dita scoperte la superficie del guanto.

– Per le esequie si richiamano le indicazioni già note.

– Per il matrimonio:
* si evitino addobbi floreali eccessivi;
* la partecipazione in chiesa sia consentita solo ai parenti più prossimi;
* si mantengano le distanze necessarie;
* alla celebrazione sia assicurata la sua dignità celebrativa;
* al termine della celebrazione si eviti il saluto dei parenti.

Lucera, 8 maggio 2020