Natale del Signore 2019

Appunti dalle omelie del Vescovo

Natale

• mille luci il più delle volte fasulle ed artificiose
• mille ombre in competizioni assordanti di schiamazzi, di urla, di insulti, di rancori, di invidie, di pettegolezzi
• il messaggio essenziale, da far emergere: nascere ogni giorno, ogni giorno infatti è occasione propizia (kairòs) per nascere alla vita, per amare la vita
• il natale del Verbo creatore e redentore invita a vivere il massimo possibile di vita, una vita vissuta in grande, qualunque siano le limitazioni che la insidiano
• non dunque una vita ridotta al minimo, non un minimalismo di orizzonte, non un angustia di prospettiva, né una miseria impegolata nello squallore delle cose
• natale parla di nascita, parla di vita, parla di dono da accogliere nella gratuità del suo offrirsi e nella gratitudine che riconosce ed apprezza, ogni giorno
• la vita dell’uomo riflesso sublime della vita di Dio


Preziosità natalizie

La sobrietà
• le troppe cose prosciugano l’animo
• l’essenziale fa “vedere l’invisibile”
• “Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele” (Mt 1,23).

Il silenzio
• avvolge, e quasi sospende, la storia per darle nuovo inizio
• solo in/da esso nasce qualcosa di sensato, a cominciare dalle parole
• “E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità” (Gv 1,14).

La sincerità
• nostalgia di verità, trasparenza del cuore
• anche i cieli si aprono e mostrano il “cuore” e la “giustizia” di Dio
• “Per amore di Sion non tacerò, per amore di Gerusalemme non mi concederò riposo, finché non sorga come aurora la sua giustizia e la sua salvezza non risplenda come lampada” (Is 62,1).

Il coraggio
• sconfigge la paura
• per camminare nella notte
• “Giuseppe, figlio di Davide non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo” (Mt 1,20).

La luce
• pur nelle tenebre fitte delle notti del mondo
• lo splendore stesso di Dio, lo splendore che è Dio
• “Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse” (Is 9,1).

La tenerezza
• il volto della Madre che guarda il Figlio
• l’incanto e la meraviglia dinnanzi alle opere di Dio
• “Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia” (Lc 2,16).

La gioia
• il cuore ricolmo di giustizia e di pace
• l’umanità visitata dalla misericordia del Dio fedele e giusto
• “Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore” (Lc 2,10-11).


Una vita per amare

Se tu volessi, o Madre,
darmi in braccio un momento,
solo un momento,
il tuo Bambino,
se tu volessi passarmelo
così addormentato,
lo terrei lievemente sulle braccia.
Lievemente,
per non fartelo svegliare.
Vorrei sentire
quanto è dolce il suo peso
e soave il suo respiro
con le labbra socchiuse
ancora umide di latte.
Se tu volessi, o Madre,
cedermi un momento,
solo un momento,
il tuo Bambino,
mi colmerei di gioia
e tenerezza
per tutti i giorni
della mia vita.
Grazie, Madre mia.
(Anna Maria Canopi)