1. Si ricorda ai Parroci e ai responsabili delle Chiese che restano in vigore le disposizioni già, a suo tempo, emanate per questo tempo di pandemia circa le celebrazioni liturgiche e le manifestazioni religiose. L’epidemia ancora in corso impone una sempre vigile attenzione, unita a senso di responsabilità, per le attività delle nostre parrocchie e delle nostre chiese.
2. Le Messe con Prime Comunioni possono essere celebrate, se proprio necessario come da alcuni parroci è stato decisamente richiesto, prima dell’estate, ma con tutte le cautele sanitarie imposte da questo tempo di epidemia, a tutela della nostra gente, a cominciare dai ragazzi. È ovvio che i parroci si assumono personalmente le responsabilità in merito.
3. Le assenze dalla diocesi (di più di tre giorni) dei sacerdoti, devono essere, dall’interessato, comunicate in Curia (al Vicario generale).
4. Gli inviti in diocesi a Sacerdoti “forestieri” (specialmente nel tempo estivo) devono essere previamente autorizzati: ci si rivolga al Vicario generale, presentando una “lettera commendatizia” e il “permesso di celebrare” valido di colui che si intende invitare.
5. Si cerchi di cogliere il senso autentico delle notificazioni del Vescovo e della Curia vescovile (in qualunque forma esse vengono espresse, anche perché – ci insegnano i canonisti – non ci sono solo i decreti per le comunicazioni ecclesiali). In ogni caso, non è “cosa buona e giusta” spargere a piene mani “sospetti sul nulla” o bugie grossolane. Monsignor Vescovo e i suoi Collaboratori perseguono il solo intendimento di promuovere e tutelare il bene comune della Comunità cristiana e di accompagnare la vita di questa santa Chiesa anche “aggiustando cammin facendo” e per esclusiva sollecitudine pastorale le indicazioni date.
Lucera, 8 maggio 2021