La celebrazione nel Giubileo diocesano dei Presbiteri

Santa Messa del Crisma 2025, il Vescovo: “L’olio con il quale il Signore ci consacra”

Nel pomeriggio del 16 aprile 2025, Mercoledì Santo e Giubileo diocesano dei Presbiteri, Sua Eccellenza il Vescovo, mons. Giuseppe Giuliano, ha presieduto la solenne Messa del Crisma, alla presenza del presbiterio di Lucera-Troia. Durante la celebrazione, i diaconi Agostino Forte e Francesco Saverio Giglio hanno professato la declaratio in vista dell’ordinazione presbiterale del prossimo 24 aprile.

Di seguito, le parole di mons. Vescovo.

 

Introduzione – Alle soglie dell’annuale celebrazione del triduo pasquale, vogliamo rendere grazie al Padre celeste che, nel suo figlio Gesù, il Consacrato dallo Spirito Santo, fa di noi “la stirpe eletta, il sacerdozio regale, la nazione santa”, il popolo da lui conquistato e radunato con l’effusione del suo sangue.
Gli oli che benediciamo in questa celebrazione sono il segno degli innumerevoli doni che Dio, uno e trino, affida alla sua Chiesa per il vantaggio salvifico dell’intera umanità.
Ci raccogliamo dunque dinanzi al Signore e nel riconoscere i nostri peccati, cioè i nostri ritardi, le nostre mancanze, ne chiediamo perdono implorando la divina misericordia per la nostra Chiesa e per il mondo intero.

 

Note per l’omelia – (Letture: Is, 61-19; Salmo 88 (89); Ap 1,5-8; Lc 4,16-21)

– A Nazareth

    • lì dove tutto è cominciato
    • il richiamo alla veneranda Tradizione dei Padri
    • le profezie che hanno dato speranza e incoraggiamento al cammino tormentato e faticoso del popolo santo.

– Pasqua in fondo è

    • andare agli inizi
      • della vita cristiana con il battesimo: ecco la veglia pasquale
      • del ministero presbiterale con l’ordinazione: ecco la celebrazione di oggi
    • invocare il protagonista di tutto, lo Spirito Santo: ecco Pentecoste quale compimento della Pasqua.

– Lo Spirito Santo

    • il facitore della salvezza e della storia della salvezza per l’umanità
    • l’anima che dà vita alla vita dei credenti
    • la vera unzione divina che sceglie, consacrata e manda i profeti del nuovo Regno
    • fa la Chiesa come comunione missionaria tra le genti della terra
    • ripete rinnovandolo il lieto annuncio ai poveri
    • realizza la libertà per i prigionieri e gli oppressi
    • ridona la vista ai ciechi e la grazia lungo il corso del tempo e degli anni.

– Gesù

    • il testimone fedele, il primogenito dei morti, il re dei re della terra
    • dice e proclama che finalmente è giunta la compiutezza delle profezie
    • ci ama fino a liberarci, a prezzo del suo sangue, dai nostri peccati
    • nonostante le nostre infedeltà ha fatto e fa di noi, sacerdoti per il suo Dio e Padre dunque Dio nostro e padre nostro
    • ci rende gente adatta a dare gloria al suo nome e alla sua amorevole potenza.

– Lui è

    • il Signore del tempo e della storia, l’Alfa e l’Omega, l’inizio di ogni buon inizio e il compimento di ogni bel compimento
    • l’Onnipotente che è, che era, che viene
    • la cui beneficante fedeltà
      • ci fa portare la bella notizia, il vangelo della salvezza ai miseri
      • ci rende capaci
        • di fasciare le piaghe dei cuori spezzati
        • di liberare gli schiavi
        • di scarcerare i prigionieri
        • di consolare gli afflitti
        • di vestire l’abito della letizia e della lode in un mondo che ha smarrito il senso del rendimento di grazie e dunque, anche, della gioia
      • insomma, ci fa cantare in eterno l’amore divino.

– Gesù, il Cristo Signore

    • è il modello del nostro sacerdozio
    • ci rende ministri del suo sacerdozio per l’eterna alleanza con l’umanità
    • ci pone quale stirpe eletta in mezzo alle genti
    • di manda quali dispensatori, non per interessi umani, dei misteri di Dio che, con la sua Parola e la sua grazia, dà speranza e pace ai cuori inquieti degli uomini di oggi e di sempre.

– L’olio, con il quale il Signore ci consacra,

    • ci fa belli agli occhi suoi e a quelli del mondo
    • ci sostiene nella fedeltà alla sua chiamata e ci redime dalle sempre numerose infedeltà
    • ci rende quindi immagine viva ed autentica di lui, buon pastore, maestro e servo di tutti.

 

Prima della benedizione finale:

Il Signore e redentore Gesù Cristo,
benedica con l’abbondanza della sua grazia Agostino e Francesco Saverio che stanno per diventare presbiteri della Chiesa
e, mediante il loro umile e fiero ministero presbiterale,
rechi sollievo ai malati del corpo e dello spirito
conceda energia e vigore, speranza e letizia a tutti quelli che sono chiamati alla vita cristiana
santifichi, con il suo santo Spirito, i fratelli e li renda tempio della sua gloria e buon profumo di santità e di vita.