Ai Presbiteri (secolari e religiosi) e ai diaconi permanenti
che operano nella Chiesa di Lucera-Troia
Cari Amici,
ripropongo anche quest’anno e con maggiore decisione il rispetto delle norme ecclesiali circa la celebrazione della Santa Messa e degli altri Sacramenti nelle nostre chiese da parte di sacerdoti, “forestieri” o locali, di passaggio. Il senso dell’ospitalità ci chiede di essere disponibili a tali richieste. È, però, indispensabile evitare abusi e superficialità. Nessuno di noi, giovane o anziano, è il padrone della Chiesa e della sua Liturgia.
Sono, perciò, decisamente abolite usanze, ed anche eventuali permessi e dispense con cui si pretende di scavalcare l’ordinaria normativa liturgica. Ci può essere qualcuno che invoca privilegi e licenze ricevuti – dice lui – anni addietro da vescovi e da prelati: ebbene, senza entrare nel merito di vere e proprie forzature, tutto questo viene decisamente abrogato. È indispensabile anche accertarsi dell’identità di tutti i sacerdoti che avanzano richiesta di celebrazioni e di interventi pastorali e spirituali.
La vigilanza in merito è cura specifica dei parroci e dei responsabili dei vari Santuari e luoghi di culto. Alla cordiale ed attenta disponibilità di costoro affido quanto qui ho richiamato. Così come al senso di responsabilità richiamo per il rispetto preciso delle norme anche per le Celebrazioni “ordinarie” nelle parrocchie e nelle varie chiese. Vanno dunque, evitati con cura, originalismi fuorvianti. Lo “spazio liturgico è sacro” e va tutelato così come la Chiesa, nella sua saggezza, ci impone.
Lo Spirito Santo ci doni la pazienza e la fortezza soprattutto lì dove alberga prepotenza, superficialità ed inganno. Tutti saluto e benedico.
Lucera, Solennità del Corpo e Sangue del Signore, 14 giugno 2020
+ Giuseppe Giuliano, vescovo