Lucera, 24 settembre 2021
Cari amici,
anche quest’anno abbiamo dovuto “saltare” molti appuntamenti tra cui quello formativo di fine giugno. I consigli (diocesani e parrocchiali) hanno funzionato a rilento o non hanno funzionato affatto. La pandemia ci ha costretto a molti “tagli”, non voluti ma subiti. Ci ha, almeno, lasciato migliori?
Spero comunque di poter riprendere, con voi, il ritmo “normale” della nostra vita ecclesiale, tra cui la “felice tradizione” nel prossimo fine giugno (2022), in due gruppi, con “esercizi di preghiera”.
Abbiamo bisogno di imparare, di continuo, l’arte della preghiera alla scuola di Gesù, Maestro divino ed assolutamente affidabile: “Signore, insegnaci a pregare” (Lc 11, 1). Questa domanda va rivolta ogni giorno al Signore. Soprattutto nei giorni e nei mesi, forse negli anni, di crisi che non pochi di noi sperimentano, talvolta con acuta sofferenza.
Le crisi possono essere occasioni provvidenziali di crescita, seminagione di speranza e di risurrezione. Vanno però affrontate nella sequela del Maestro che ci chiama all’amicizia sempre più autentica con lui, perché senza di lui non possiamo alcunché. Vivere le crisi con la rabbia verso gli altri, cioè verso se stessi, equivale a chiudersi fino a precipitare nel buio della disperazione. Ogni crisi va vissuta, nella luce della grazia divina, a partire da se stessi: “Se il mondo non cambia è perché io non cambio. Se la Chiesa non cresce è perché io non cresco”.
La priorità personale e comunitaria va data alla cura della fede, propria ed altrui. Con la preghiera (non bastano le preghiere) e la prassi sacramentale (da riscoprire con senso di responsabilità e di verità, senza “giocare né barrare”). Perché la preghiera è il respiro della nostra vita di ministri del Vangelo e la vita sacramentale è accoglienza, sinceramente grata, dei doni della tenerezza di Dio.
Allora, alcune note pratiche. Ciascuno
• riprenda il “breviario” per la celebrazione, anche personale e “non affrettata”, della Liturgia della Ore
• si rivolga ad un “confessore” che non si limiti “ad una sbrigativa “assoluzione”, ma che sia di aiuto a porre la propria esistenza nella ricerca della volontà di Dio, alla luce della divina Parola
• si impegni a partecipare agli incontri formativi proposti dalla Diocesi
• scopra l’importanza del ritiro personale, mensile, di una mezza giornata di silenzio
• scelga il posto e la guida per i suoi personali esercizi spirituali annuali.
Infine, domando: sarebbe utile la costituzione di gruppi di preghiera? Ci sono tanti gruppi, anche di sacerdoti, e non tutti sono di edificazione vicendevole, ci può essere un gruppo di preghiera in cui si bandisca, per principio, ogni pettegolume ma ci si sostenga a vicenda nel silenzio di adorazione e nella condivisione della Parola di Dio?
Buon anno pastorale, allora, a tutti. Che il Signore dia a ciascuno la sua pace! Per questo invoco la sua misericordia e di cuore vi benedico
+ Giuseppe Giuliano, vescovo
I prossimi appuntamenti
• sono in via di approvazione i nuovi Statuti del Consiglio presbiterale e del Consiglio pastorale diocesano: il Vicario generale curerà l’attuazione delle nuove norme
• chi non lo avesse ancora fatto, comunichi in Curia l’elenco aggiornato con gli indirizzi dei componenti il Consiglio pastorale parrocchiale e il Consiglio parrocchiale per gli Affari Economici
• 15 ottobre 2021, al Centro di Comunità: Il Sinodo a cui siamo chiamati
– ore 9.30 per il clero diocesano
– ore 18.00 per i consigli e gli operatori parrocchiali
• 16 ottobre, in Cattedrale, ore 18.00, apertura diocesana del Sinodo per noi, l’Italia e la Chiesa universale (non vi sia alcuna celebrazione nelle parrocchie e nelle chiese della diocesi)
• domenica 17 ottobre, apertura parrocchiale del Sinodo (seguiranno indicazioni)